Chi siamo?
Siamo lavoratori, migranti, studenti, disoccupati, precari che vivono quotidianamente il grigio, la solitudine e l’alienazione che sanno regalarci le nostre città.
Siamo sfruttati, sfrattati, emarginati in un mondo in cui regna la competizione e la sete di profitti. Ma siamo convinti possa esistere un modo diverso di vivere la città, un modo collettivo.
Per questo abbiamo deciso di aprire uno spazio abbandonato da anni all’incuria, vero emblema della speculazione, per trasformarlo in un luogo che possa rispondere alle tante necessità che ci circondano.
E se legalità vuol dire vivere la miseria di stare in mezzo ad una strada accanto alla contraddizione di migliaia di edifici vuoti, la nostra colpa è rifiutare questa ingiustizia.
Il Collettivo 20092